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venerdì 27 giugno 2014

Germogli: raw food per chi è pigro, germogli pronti crudi essiccati

Per chi è pigro, non vuole impegnarsi nell'autogermogliazione, ha paura di dimenticarsi i germogli e di trovarseli ammuffiti e ormai inutilizzabili, ecco finalmente (almeno per me che non li avevo mai cercati) uno stimolo in più all'uso di un prodotto CRUDO: il Germoglio.
In questo caso i germogli hanno subito un processo di essicazione conservativo e che mantiene tutte le proprietà del prodotto fresco.
Ma qual'è il vantaggio a parte soddisfare le voglie di germogli dei pigri? Chi ama farsi degli spuntini fuori casa o preferisce avere sempre disponibile il prodotto crudo, secco e ben conservato, eccolo o, meglio, eccoci accontentati. Si, perchè anch'io a volte mi prendo delle pause nella mia attività di autogermogliazione ma non voglio farmi mancare questi alimenti preziosi e nutrienti (nel vero senso della parola).
Il raw food o crudismo prevede il consumo unicamente di alimenti crudi o al massimo essiccati sotto i 42°C. Questo tipo di essiccazione consente di poter conservare gli alimenti senza intaccare le vitamine, le proteine, gli enzimi, i fito-nutrienti e i sali minerali che, durante la cottura, solitamente vengono parzialmente o completamente persi.
Questi alimenti non sono però solo per i crudisti che, con questi prodotti, si avvantaggiano nel trovare pronto un alimento così ricco di sostanze nutritive, tutti infatti possono giovarsi di questa opportunità alimentare alternativa e di grande valore.
Quindi i prodotti che ripropongo qui di seguito sono un ottimo espediente per chi ama mangiare sano, bio e nutrirsi nel modo giusto anche quando è in viaggio, in gita o addirittura in trekking, oppure al lavoro e comunque fuori casa.
Ecco i Germogli di Alfa-Alfa (ottimo ricostituente), Miglio marrone (remineralizzante), Grano saraceno, Broccoli e Sesamo nero disponibili in forma essiccata per tutti.


Alfa Alfa - Semi Germogliati
Germogli Essiccati
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere

Miglio Marrone - Semi Germogliati Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

Miglio Marrone - Semi Germogliati Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

Grano Saraceno - Semi Germogliati

Broccoli - Semi Germogliati

Sesamo Nero - Semi Germogliati Voto medio su 2 recensioni: Buono

domenica 8 giugno 2014

Più Salute meno Metalli tossici.

Ho già avuto modo di dare qualche indicazione sull'importanza di questo argomento nel mio post Depurarsi dai Metalli tossici dove accennavo alla guida completa che finalmente la Dr.ssa Fiamma Ferrario ha voluto regalarci, non solo al mondo dei terapeuti ma anche a tutti quelli che di qualche disturbo stanno soffrendo, scrivendo l'inedito libro La Terapia Chelante.
Giusto per rendere tutti edotti su cosa significa "chelare" (dal greco "legare"), ecco un semplice ma chiaro esempio di cosa si intende con quel meccanismo di azione che le sostanze "chelanti" mettono in atto per liberarci dai Metalli Tossici: l'azione chelante è riferibile alle Chele dei granchi per indicare la capacità di alcune sostanze (o molecole chimiche) di afferrare gli atomi di metalli pesanti (proprio come le chele del granchio afferrano le loro prede) e di renderle solubili in mezzi acquosi. Nel corpo umano potranno essere così espulsi mediante le normali vie di detossificazione/filtrazione fisiologiche (fegato e reni).
E' veramente illuminante conoscere questo mondo che tanto rimane nascosto alla conoscenza della maggior parte di coloro che della propria salute, in realtà, non si occupano.
A chi pensa che la propria Salute (con la S maiuscola!) dipenda dal Medico di Famiglia, quello a cui mostri la tessera sanitaria per farti visitare e prescrivere in fretta il farmaco che ti farà dimenticare (forse) del disturbo che ti affligge nel momento (sempre che non sia una di quelle malattie invalidanti che non si possono dimenticare), posso ricordare che che uno 0,000001% di questa categoria professionale potrebbero avere l'acume e la preparazione per dirti che il tuo male dipende da quello che hai mangiato, bevuto e respirato fino ad oggi e che molto probabilmente il tuo disturbo potrebbe dipendere da un acccumulo di uno o più dei tanti Metalli Tossici che purtroppo troviamo in tutto ciò che in qualche modo entra nel nostro corpo, mangiando, bevendo e respirando.
Nessuno di loro ti dirà mai che i Metalli Tossici che entrano nel tuo corpo si accumulano e che il tuo corpo difficilmente sarà in grado di liberarsi da questi elementi se non conducendo uno stile di vita impeccabile, curando in primis proprio la tua Alimentazione (con la A maiuscola!) ed il tuo stile di vita, che fino a quel momento hai sicuramente trascurato, ma che purtroppo potresti anche aver superato il limite consentito per potertene liberare veramente da solo.
Nel libro citato si legge che:
"i metalli tossici sono presenti nel nostro ambiente in quantità mai viste nella storia umana: il pianeta terra è ormai abitato da 7 miliardi di persone. Si reputa che negli ultimi centocinquant'anni sia cresciuto di mille volte il carico di metalli tossici che dall'ambiente esterno penetrano e restano depositati nel nostro organismo". Troppo poco tempo a disposizione rispetto alla capacità dell'organismo umano di evolversi ed essere in grado di risolvere cotanto affronto!
I Metalli Tossici vengono rilasciati ogni giorno insieme al fumo di milioni di automobili o ai milioni di tonnellate di fumo, ricco di Mercurio, che emana dalle centrali a carbone per produrre energia elettrica, e ancora dai 400 milioni di tonnellate di sostanze chimiche prodotte ad uso industriale che finiscono nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo e nel cibo che mangiamo. Se pensiamo che l'unico sistema a disposizione del corpo umano per combattere i Metalli tossici è quello del "Glutatione", ci dobbiamo convincere che ciò non è più sufficiente per mantenere pulito il nostro corpo che inevitabilmente sarà costretto a tenersi dentro queste potenti Tossine e soccombere alle malattie degenerative più sconosciute che ormai affliggono il genere umano con inarrestabili incrementi ogni anno.
Che dire poi delle Otturazioni in Amalgama (il contenuto di Mercurio varia dal 6 al 15%), quelle tanto usate in passato ma non ancora abbandonate e non proibite per legge in Italia (come invece si è fatto per esempio nella tanto criticata Germania, in Austria e recentemente in Svizzera, che secondo me fanno strada a tutti!): queste otturazioni (anche una sola) possono rilasciare tanto Mercurio nella bocca di una sola persona che se tale metallo fosse presente nella stessa concentrazione in un lago, sarebbe sufficiente per definirlo intossicato e inutilizzabile a qualunque scopo.

L'ubiquità dei Metalli Tossici è da considerarsi veramente estrema: non esiste, quasi, una tipologia di prodotto che non ne contenga almeno uno, senza che di tale presenza ne venga data adeguata attenzione perchè "comunque rientra in quei limiti" che l'Uomo, nella sua ignoranza e limitatezza, può cambiare a piacere in funzione degli interessi economici che ci stanno dietro; di questi limiti però ne stiamo pagando le conseguenze perchè ogni anno i decessi per le malattie degenerative, legate all'accumulo dei Metalli Tossici nel corpo, stanno aumentando sempre di più: L'Alzheimer ne è solo un esempio, e l'Alluminio sembra esserne uno dei responsabili.
Nella tabella seguente, come esempio, si può trovare una serie di Metalli pesanti con gli organi/sistemi in cui gli stessi preferiscono depositarsi. Da qui si evince quanti e quali possibilità esistano perchè in questi organi possano scaturire malattie anche serie.


Per tornare al libro della Dr.ssa Ferrario,  La Terapia Chelante, posso davvero esaltarne le proprietà di completezza e dettagliata documentazione scientifica a supporto, tanto da renderlo inevitabilmente un riferimento serio sull'argomento. Purtroppo secondo me manca di un approfondimento maggiore per quanto riguarda gli approcci "terapeutici": vi sono sicuramente molti interessanti riferimenti a prodotti e sostanze naturali e non che si possono utilizzare nella Terapia Chelante ma non vi sono dettagli su dosi e posologie a riguardo (forse, avrebbe potuto darci qualche indicazione in più grazie alla sua notevole esperienza). Capisco altresì che tali dettagli non siano di facile definizione anche perchè sono davvero legati all'individualità della persona e del caso clinico.
Per non dilungarmi in un solo post su questo argomento, riprenderò a breve il tema della Depurazione dai Metalli Tossici, dando qualche consiglio legato soprattutto alle mie esperienze e conoscenze sul tema, nonchè a quelle riferite nel Libro della Ferrario.

LIBRI CONSIGLIATI




La Terapia Chelante Fiamma Ferraro
La Terapia Chelante
Disintossicarci dai metalli tossici
Fiamma Ferraro

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domenica 1 giugno 2014

Germogli: dai semi un prezioso contributo alla salute dell'uomo (4° Parte)

Continuiamo e concludiamo questo viaggio nel mondo dei Germogli non senza prima aver ricordato i precedenti post che ho scritto in questo Blog su questo argomento: 1° Parte , 2° Parte e 3° Parte.
Riprendiamo con un argomento più pratico: come autoprodurre i germogli.
Ricordo innanzi tutto che consumare i germogli fatti in casa e con le semplice regole che mi appresto a descrivere, ci consente di consumare i germogli crudi, allo stato puro. Spesso si sente o si legge in merito alla possibilità di mangiare germogli appena cotti al vapore o scottati; il mio parere è che sarebbe un peccato privarsi del piacere di alimentarsi con un cibo integro, fresco e ricco di nutrienti, dopo averlo autoprodotto con lo scopo di riuscire ad assumere nutrienti veri e immediati. Come ormai ho avuto più volte modo di dire, cuocere, scottare o alterare in qualsiasi modo il cibo crudo, equivale a perdere in parte o in toto le proprietà nutritive di quel cibo.
Quindi, date retta a me: mangiate i germogli crudi dopo averli prodotti seguendo queste semplici regole.
REGOLA N. 1: non occorre comprare i semi appositamente imbustati allo scopo di produrre germogli. Non voglio fare o non fare pubblicità ai pochi marchi seri di semi da germoglio ma è ovvio che se si acquistano semi di provenienza certa, biologici, non degerminati (raffinati) in confezioni da 250 o 500 g , risparmieremo soldi e rifiuti da imballaggi. Se, invece, conoscete un produttore che ve li può fornire sfusi, con le stesse caratteristiche di cui sopra, ancora meglio!
REGOLA N. 2: acquistare un germogliatore o farsene uno (sono più favorevole a questa soluzione). Le regole per mettere in funzione un sistema di germogliazione sono poche e semplici. Certo, l'acquisto di un germogliatore aiuta molto ma occorre a volte fare i conti con lo spazio a disposizione in casa, le quantità di germogli di cui si ha bisogno e anche con il proprio portafoglio. Siccome credo che nessuno dovrebbe fare a meno di consumare i germogli, ritengo utile dare qualche raccomandazione sul come farsi un germogliatore. Nel pensare ad un germogliatore "fai da te" occorre tenere presente una cosa importante: evitare il più possibile ristagni di acqua su materiali o tessuti che possono diventare un buon terreno di crescita di batteri (non ci serve dover combattere contro batteri patogeni che potrebbero procurarci dei disturbi evitabili); non voglio con questo mettere troppa allerta su questo aspetto, normalmente non ci sono problemi ma è meglio avere qualche accortezza in più per non cadere nella trappola. Ad esempio, sebbene siano strumenti semplici e pratici, io non condivido germogliatori "fai da te" fatti con "Cotone deposto su piatto" o "sacchetto di lino o iuta" perché, secondo le mie conoscenze, possono appunto creare il problema delle crescite anomale e inaspettate di batteri anche patogeni se non si ha una super attenzione nel trattare sia il cotone che il lino. Siccome ci sono sistemi più igienizzabili e anche semplici, preferisco dare qualche suggerimento su come procurarsi questi ultimi.

Un COLINO fatto di rete in acciaio invece è più adatto, pratico ed igienico (eviterei per gli stessi motivi detti sopra colini di Bambù o simili). Dopo l'ammollo necessario i semi possono essere trasferiti nel colino che potrà essere riposto sopra su un vassoio o su un piatto (senza farvi ristagnare acqua); se avete modo di mantenere il fondo del colino sollevato dal patto o dal vassoio, è meglio. I semi possono rimanere nel colino fino al momento del consumo, risciacquando periodicamente i semi diretattamente sotto al getto dell'acqua potabile. La dimensione del colino deve essere commisurata alle vostre esigenze di produzione.

Un VASO DI VETRO a bocca larga (tipo Bormioli per conserve vanno benissimo) di dimensioni adatte alle proprie esigenze può contenere i semi partendo dalla fase di ammollo; dopo il periodo di ammollo la bocca del vaso può essere chiusa con una "rete" di plastica (non buttate mai via le retine con cui sono avvolti i confetti delle bomboniere che vi regalano, diventano preziose!) fermata con un elastico attorno alla bocca del falcone.




Ci sono altre strategie semplici ed efficaci che si possono adottare, il concetto credo che sia chiaro ed in rete si trovano sicuramente dei siti con tante idee per utilizzare vaschette forate di plastica destinate al riciclo. L'importante è utilizzare materiali che siano facilmente lavabili e non organici per non essere facile preda di Batteri e Muffe.





REGOLA N. 3: Come fare i germogli (sintesi)
Dopo aver scelto i semi che si desidera germogliare, è utile prendersi qualche minuto per eliminare i semi che sono visibilmente danneggiati e non germoglieranno mai; eviteremo così di avere insieme ai semi vivi anche quelli morti che potrebbero risultare come presenza fastidiosa ed inutile.
Prelevare una quantità pari a circa 30-40 g (con l'esperienza vi accorgerete che la resa è elevata ed il volume aumenta notevolmente). Metterli in ammollo (in acqua) per un tempo variabile da 6 a 12 ore (una notte) a seconda del tipo di seme (6 ore per fieno greco, erba medica e simili; 12 ore per fagioli, soia, grano e simili). Risciacquare i semi e metterli nei vasi o nel germogliatore (attenzione che siano ben puliti). Bagnarli tutti i giorni (2-3 volte in Inverno e 3-4 volte in estate). Eliminare l'acqua dalla vaschetta del germogliatore una volta al giorno. Verificare giornalmente la formazione di muffe o macchie nere (se si seguono le regole igieniche di pulizia dei vasi e del germogliatore, non si forma nulla). Sciacquare bene i germogli ed eliminare il tegumento per quanto possibile; occorre purtroppo fare sempre questa operazione se il tegumento è legnoso (semi di girasole ad esempio).

Inutile dire che esiste una vasta gamma di Germogliatori che si possono acquistare, di dimensioni e tecnologie diverse, ma qui, come ho già detto, dipende dalle proprie "tasche", dagli spazi disponibili in casa e dalle necessità di autoproduzione.
Ecco alcuni esempi di germogliatori acquistabili anche in rete:


Vaso Germogliatore Vaso Germogliatore



il Giardino dei Libri

Germogliatore Geo in Plastica Germogliatore Geo in Plastica



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Germogliatore Automatico Freshlife FL-3000 Germogliatore Automatico Freshlife FL-3000



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Germogliatore Terradisiena Germogliatore Terradisiena



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Germogliatore Easygreen Auto Sprouter Germogliatore Easygreen Auto Sprouter



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