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venerdì 8 marzo 2013

Il Metodo Kousmine: uno stile di vita sano per prevenire e curare (Parte 4°)

Siamo giunti al 3° pilatro del Metodo Kousmine: l'igiene intestinale. Già vedo le faccie della maggior parte dei lettori che arricciano il naso; non siamo abituati a pensare al nostro intestino se non quando ci duole o ci causa qualche fastidioso bisogno impellente di visitare la toilette mentre siamo in fila all'ufficio postale (magari maledicendolo) o stiamo per affrontare una prova importante, magari un esame scolastico; oppure quando sono ben 4 giorni o più che non sentiamo il richiamo della toilette e un fastidioso gonfiore o tensione addominale non ci fanno stare tranquilli e a volte neanche dormire sonni regolari. D'altra parte sono cosciente del fatto che la maggior parte della popolazione mondiale vive in funzione della cultura che vige nella società in cui vive e scommetto che non ci sono molti paesi al mondo che insegnano ad aver cura del proprio intestino come del proprio aspetto e della propria pelle! Qualcuno ancora scrive e comunica che la pelle è l'organo più esteso del nostro corpo: ben 2 metri quadri mediamente! Solo in pochi casi ed in testi molto attinenti all'argomento si ricorda che se estendiamo completamente la superficie, disponibile all'interno, del nostro intestino potremmo coprire un campo da tennis: parliamo di 350 metri quadri! Inoltre, sebbene il nostro intestino stia dentro l'addome come altri organi, esso ha due connessioni con l'ambiente esterno: la bocca e l'ano. A meno di specifici sistemi di chiusure (orifizi, valvole) potremmo considerarlo una superficie del nostro corpo a contatto con l'ambiente esterno ben più ampiaa della nostra pelle. E l'ambiente esterno immediatamente a contatto con la superficie intestinale è un mondo di microrganismi estremamente complesso; un ecosistema vero e proprio con una sua popolazione residente in perfetta simbiosi con noi, quando tutte le cose funzionano come si deve. La quantità di microrganismi presenti nel nostro intestino potrebbe essere in concorrenza con il numero di cellule che compone il nostro corpo e le differenti specie che la compongono vivono in un equilibrio che, se sano, rapprenta una fonte sicura di salute e benessere per noi.
Tuttavia non ci ricordiamo e spesso non sappiamo (ma purtroppo non lo sanno neanche i nostri medici) che questo equilibrio dovrebbe essere al centro dell'attenzione molto più spesso di quanto in realtà non succeda o non ci insegnino a fare. Facendo un piccolo esempio, quando il medico ci prescrive degli antibiotici per via orale, difficilmente si ricorda che un tale trattamento può sconvolgere l'equilibrio dell'ecosistema intestinale e se proprio ce ne ricordiamo noi, e glielo chiediamo espressamente, riescono anche a prescrivere il peggior probiotico che ci sia sul mercato: l'Enterogermina! (conoscono solo quella! o gli ricordano spesso che occorre prescrivere quella!).

Bene, per tornare al problema di chi ha arricciato il naso all'inizio dell'articolo, mi preme ricordare che il Metodo Kousmine è costituito da pilastri, e, trattandosi di pilastri, è utile ricordare che, come per i palazzi, tutti sono importanti allo stesso modo affinchè il palazzo possa stare in piedi, ed il Metodo Kousmine per funzionare ha bisogno che i suoi pilastri vengano seguiti.
Per tornare all'intestino, invece, occorre anche sottolineare quanto piccola sia la vicinanza tra l'ambiente esterno nel nostro intestino ed il circolo sanguigno: una sola membrana di 25 micron di spessore (25 millesimi di millimetro) separa il circolo sanguigno dall'ecosistema intestinale costituito da microrganismi, cibo, cibo in digestione, cibo digerito o maldigerito e feci, il tutto anche spesso condito da un mare tale di schifezze (decisamente correlate alla nostra cattiva alimentazione ma anche da un mare di sostanze che gli alimenti industriali contengono, gli additivi, i conservanti, i pesticidi, ecc.) che persino i microrganismi inorridiscono, al punto che sono costretti a trasformarle in sostanze che spesso sono ancora più tossiche di quanto non fossero in partenza (prodotti di putrefazione, come la putrescina, la cadaverina, l'indolo e lo scatolo, di un'alimentazione carnivora ad esempio sono sostanze considerate cancerogene).
La maggior parte dei microrganismi dell'ecosistema intestinale sono patogeni, quindi un vero focolaio di potenziale infezioni che tengono impegnato non poco il nostro sistema immunitario; ecco perchè la natura ha fatto in modo che la famosa membrana di 25 micron venga rinnovata molto spesso (nel giro di pochi giorni). Peccato che per permettere una ricostruzione perfetta di detta membrana occorre anche che ci si alimenti correttamente, con tutti i nutrienti necessari (soprattutto gli Acidi grassi polinsaturi, gli essenziali Omega 3 in particolare) per fare in modo che le nuove cellule che costituiscono detta membrana si formino correttamente, con delle solide membrane e con dei solidi legami tra una e l'altra; il risultato potrebbe essere un intestino "colabrodo", con dei veri e propri buchi che permetterebbero il passaggio di tutto e di più oltre il normale assorbimento fisiologico con tutti le potenziali conseguenze che non stiamo ad elencare in questa sede ma che non mancherò di riprendere in altre occasioni.
Quindi la brava Dottoressa Kousmine ha previsto che, oltre ad una sana alimentazione ricca di fibre derivanti dall'uso di alimenti integrali e molti vegetali utili per mantenere un buon transito intestinale con evacuazioni regolari, si pratichino i lavaggi intestinali per rimuovere le scorie che ristagnano nell'intestino magari da parecchi anni.
Come? Con Enteroclismi e/o Idrocolonterapia. Mentre gli enteroclismi possono essere praticati a casa propria con gli opportuni Kit che si trovano al costo di pochi euro in farmacia, l'Idrocolon deve essere praticata da uno specialista (non voglio aprire una parentesi troppo lunga su chi è autorizzato a farlo perchè mi vien da ridere! si avete indovinato perchè rido, sono i medici! La lobbi ha intravisto un business in queste pratiche e sebbene molti non sappiano neanche da parte cominciare fanno praticare nei propri studi l'Idrocolon dai soliti specialisti tecnici o infermieri che sono molto più preparati e ci mettono più impegno. Chiudo la parentesi, è meglio!) ed i costi sono più elevati. Le differenze sostanziali tra i due metodi sono:

1) Enteroclisma: si pratica con 2 litri di acqua e camomilla (5 filtri sono sufficienti) ad una temperatura di 36-37°C e si può raggiungere al massimo la parte iniziale del Colon traverso.









2) Idrocolon: si pratica con 30-40 litri di acqua (niente paura! sono lavaggi successivi in leggera pressione ma guidati da massaggi ed evacuazioni tranquillamente controllati dallo specialista con una macchina apposita e per un tempo ragionevole di circa 1 h - Guarda il video ) ma in questo caso si arriva a lavare completamente il Colon fino anche alla valvola Ileocecale, quindi alla fine del Colon ascendente; si utilizza acqua riscaldata alla temperatura corporea di 37°C. Dopo l'Idrocolon è bene eseguire un ripristino della flora batterica intestinale con opportuni probiotici.



Anche il mantenimento di un buon ecosistema intestinale diventa infatti necessario; questo non significa solo alimentarsi consapevolmente secondo buone regole di vita sana, che nel metodo Kousmine non mancano di certo, ma anche prendersi cura di mantenere in equilibrio la microflora intestinale (Eubiosi). Porre attenzione ai sintomi più comuni (diarrea, stipsi, gonfiori addominali, flatulenza, meteorismo) legati ad uno squilibrio moderato della flora batterica intestinale (Disbiosi) aiuta a mettere in atto subito quei rimedi utili al suo riequilibrio ed evitare così quei peggioramenti che porterebbero a disturbi più fastidiosi che, se ulteriormente non risolti, potrebbero portare scompensi a livello più generale e sintomatologie più importanti.
Da un punto di vista psicologico mi rendo conto che occorre entrare nel merito con una certa cautela ovvero abituarsi all'intimità di queste pratiche inizialmente eseguendo gli enteroclismi per proprio conto, per prendere confidenza con quella parte del corpo che purtroppo per la maggior parte di noi è un po' un tabù; far diventare questa pratica una normale attività igienica così come lo è una buona doccia. Successivamente non ci saranno ostacoli ad affrontare l'idrocolonterapia che, per quanto apparentemente più invasiva, se fatta da un/una bravo/a tecnico/a risulta essere anche piuttosto rilassante e porta benefici immediati.

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